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L’olio dell’Associazione Produttori Colline Toscane, un’eccellenza toscana

L’olio extravergine toscano IGP è garanzia di qualità e grazie al marchio dell’A.P.C.T., i nostri soci garantiscono il rispetto delle normative odierne e che la coltivazione segue procedure che ne elevano le caratteristiche organolettiche. La cosa bella è che ogni olio prodotto da ciascuna azienda ha una sua peculiarità.

Nel mese dell’olio, i produttori della nostra associazione garantiscono la bontà del prodotto appena franto. “Sulla quantità – dice il nostro presidente, Diego Tomasulo – pesano le avverse condizioni climatiche e le ‘bombe d’acqua’ estive in alcune zone. L’ olio d’oliva di questa nuova stagione è di alta qualità, ma ridotto nella quantità: in Toscana si stima infatti un calo medio del 30% per un totale di 170mila quintali prodotti, con differenze da un’area all’altra della regione a causa delle bombe d’acqua e della grandine del periodo estivo-autunnale, con criticità maggiori nelle zone interne. Il temuto parassita Bactrocera oleae, la cosiddetta mosca delle olive, non ha destato preoccupazione in quanto è stata pressoché inesistente in molte zone della Toscana. Le basse temperature registrate alla fine di febbraio con punte di oltre -9 gradi hanno, in molte zone olivicole, compromesso buona parte della chioma delle piante e contribuito alla scarsità dei frutti. Inoltre la grandine unita a bombe d’acqua in alcune aree della regione ha accelerato la cascola delle olive. Problemi si registrano anche su varietà molto diffuse come il Frantoio – dove si sono registrati problemi di allegagione, mentre ha retto bene la varietà Moraiolo”.

La ricetta per il futuro. “I repentini cambi climatici sempre più frequenti impongono un cambio di visione. L’olivicoltura moderna – dice ancora Tomasulo – deve saper far fronte a queste avversità. I dati su varietà resistenti al freddo per esempio sono incoraggianti, non possiamo quindi che condurre un impostazione moderna dell’olivicoltura con impianti innovativi, specializzati e laddove ce ne sia la possibilità colturale. Altra questione, l’abbandono dei terreni. La Toscana ha necessità di rinnovarsi molto in questo settore strategico perché l’olivo è una caratteristica del nostro paesaggio, ma non può essere considerata immutabile alla stregua di una bella cartolina”.

Dice la sua anche Sara Quercioli, socia dell’associazione e titolare dell’Azienda Agricola Il Sorbeto. “La resa è buona, anche se le gelate di marzo hanno fatto qualche danno in altura. Il conto più salato lo ha pagato il sud Italia, dove ci sono pochissime olive. Proprio per questo – dice – l’olio toscano è da tenere in grande considerazione. Fondamentale fare attenzione alle etichette e diffidare dai prezzi molto bassi, perchè potrebbero non essere sinonimo di qualità, cosa che da noi è invece molto elevata”.

Le aziende produttrici di olio dell’Associazione Produttori Colline Toscane sono:

  1. Azienda Agricola Il Sorbeto
  2. Azienda Agricola Cipollatico
  3. Azienda Agricola Romagnoli
  4. Azienda Agricola Ghiraia – Pasta Bertoli
  5. Caccia al Piano-Bolgheri
  6. Azienda Agricola Guiducci
  7. Tenuta Barbadoro
  8. Azienda Agricola Paoli
  9. Azienda Bellavista
  10. Podere Ribaldaccio
  11. Fattoria Le Caprine

 

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