Descrizione
Per questo motivo il farro ha anche un alto valore dietetico: l’apporto calorico è infatti modesto (100 gr di prodotto corrispondono a 340 Kcalorie) e il suo consumo è particolarmente consigliato in caso di diete ipocaloriche. Oltre all’alto contenuto di fibre e al basso indice glicemico, assicura un ottimo apporto di vitamine del gruppo A e B, ferro, potassio, fosforo e magnesio.
Il farro è coltivato esclusivamente all’interno della provincia di Firenze. Una volta raccolto viene decorticato e successivamente molito da un molino locale con la produzione finale di semolato. Il semolato rispetto ad una semola normale è meno raffinato con una maggior presenza di sostanze nutritive nobili e fibre. La semola viene lavorata da un pastificio artigianale che effettua l’essicazione della pasta a bassissime temperature. L’essiccazione della pasta è un processo molto delicato perchè se effettuato ad alte temperature causa la cottura e la degradazione di molte sostanze nutritive nobili. Considerando che la pasta per essere consumata va cotta, se questa ha già subito un essiccazione a 80-120°C come succede nei pastifici industriali, il prodotto finale che andiamo a mangiare risulta essere cotto due volte con una doppia degradazione delle sostanze nutritive nobili e la perdita di sapori e aromi.
L’utilizzo di semolato e l’essiccazione a bassissime temperature permette, quindi, la conservazione di una quantità maggiore di sostanze nutritive del chicco di farro che oltre a dare alla pasta le caratteristiche sopra citate utili per una dieta equilibrata permettono la preparazione di un piatto finale molto più saporito e aromatico.
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