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Vendemmia 2021 e vino: che annata sarà? L’agronomo Angelo Bo:“Varrà la pena sedersi e assaporare ogni singolo prodotto”

Si sente profumo di mosto! Nel mondo dell’agricoltura il vino rappresenta di sicuro uno di quei prodotti che, per fare un parallelismo con la vita di tutti i giorni, rappresenta “l’amico che ce l’ha fatta!” Diciamocelo… piace a tanti consumatori, tutti ne parlano, a tutti noi fa piacere andare a casa di amici con una bottiglia di buon vino in regalo, è un amato argomento di piacevoli scambi e anche tra i produttori fare vino fa fico. A dire il vero ormai è diventato di moda anche lavorare in agricoltura e sporcarsi le mani di terra!

Fa figo è vero, ma comporta un sacco di preoccupazioni, di lavoro e di sudore, quel lavoro lungo e silenzioso che porta in viticoltura al profumo di mosto, almeno un anno intero in cui si è lavorato, combattuto, sperato, disperato, tutte fasi che con il cambiamento climatico
sono diventate ancora più imprevedibili. Aspetti che rendono impossibile per il viticoltore, come per l’agricoltore in generale, assecondare le mode, sì perché una vigna, un frutteto, un oliveto si progetta, si realizza e deve durare decenni, in alcuni casi anche più di trent’anni.

Non mi voglio di sicuro accodare alla lunga lista dei proclami del tipo “sarà una grande annata!” Anzi me ne tengo ben lontano, perché la grande annata la costruisci con il lavoro di almeno 365 giorni in campo e tanti, tanti altri in cantina. Non sempre riesce, ma ogni volta ci si prova. La campagna 2021 è stata davvero difficile, iniziata con una gelata tardiva che spesso ha ridotto in lacrime fior fior di vignaioli, rovinandogli nei casi più disperati la nuova vegetazione che doveva portare fiori e frutti, per fortuna in alcuni casi la natura, accudita da sapienti mani, ha reagito in modo spettacolare e ha ricostituito (anche se un po’ in ritardo) ciò che era stato distrutto. In altri casi ha solo vegetato garantendo comunque le premesse per l’anno prossimo.

In generale è stata una stagione secca con poche piogge da maggio in poi, che in alcuni aree si è fatta sentire tanto sulla qualità dei grappoli, ma per fortuna nella stessa azienda ti capita di vedere vigneti interi con grappoli composti da acini belli e succosi. Alcuni riusciranno ad ottenere un grande vino, altri un ottimo vino, qualcuno si leccherà le ferite, ma tutti cominceranno a pensare al prossimo anno. La cosa importante da sapere per noi consumatori è che in tutti quei prodotti ci sarà qualcosa di particolare da assaggiare, che varrà la pena sedersi ad assaporare, perché per poter dire che un’annata è davvero grande dobbiamo anche aver assaggiato quelle normali, augurando una buona vendemmia ad ogni viticoltore!

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